NOTE 1
The main activity of TIBICINES is to study the specific sources of the Renaissance and Baroque performance practice of such instruments, and to re-examine the musical material of the age, aiming for a sonorous result intended to draw us closer, as much as possible, to that world. After a long work of analysis and reconstruction of the material, TIBICINES has responded to the famous and documented union between “pifferi” and “trombetti”, bringing about the group’s uniqueness in its kind. The first sonorous success was recorded on a CD (1992) dedicated to the music of Girolamo Fantini. Subsequently TIBICINES brings to light this unexplored repertoire of the civic and city consort with the release of the SACD «Battalia».
TIBICINES with «Heroic Art of Trumpets and Timpani» proposes once again a first recording historic and matchless in its kind. Here are used copies of Michael Nagel (1656 and 1657), Hanns Heinlein (1632), Michael Heinlein (1628), Isaac Ehe (1616), Johann Leonhard Ehe II (1690), assembled by Rainer Egger, Graham Nicholson, Edwald Mainl, and original timpani from the XVII/XVIII centuries of anonymous Czech origin (collection Philip Tarr).
NOTE 2
The Heroic Art of Trumpet and Timpani playing is unique. This ensemble performs on instruments that resemble their 17th and 18th century counterparts down to the minutest detail. The Renaissance trumpet, which remained virtually unchanged throughout the baroque and classical era, produced sound via the natural overtone series, an acoustic phenomenon occurring in Nature. In the 1960’s it was deemed impossible to recreate this forgotten technique and so German acousticians developed a system of vent-holes which allows the modern player access to the repertoire of the baroque trumpet but it changes the quality of the sound. Around a dozen recordings exist today which make use of the originally intended baroque trumpets not involving vent-holes. The level of difficulty of the pieces in this programme would have been deemed unplayable only a few years ago. Today they astonish the specialists of early music: it is no coincidence that leading ensembles and orchestras are increasingly recruiting instrumentalists prepared to perform on the originally intended instrument rather than the vent-holed version, this ensemble gathers the best of them.
The performers involved here are professionals regularly engaged by the most important European baroque orchestras (La Petite Bande, Orchestra of the 18th Century, Les Arts Florissants, La Grande Ecurie, Le Concert Spirituel, etc).
This natural instrument has a strong impact, the listener is bewitched, how is it possible to produce such variety and quality of sound from a tube held in one hand?
Initial novelty is transformed by the natural seductivity, the charm and elegant beauty of the sound, mirroring how the composer’s intentions and the performance practice of the day. This is how the music was, this is how it sounded.
NOTE 1
Il complesso di trombe e timpani è poco rappresentato nella discografia antica e moderna.
Una decina le registrazioni in tutto. Se selezioniamo il campo delle esecuzioni di musica antica con l’uso di strumenti originali si contano nel palmo di una mano.
Eppure questo complesso è il più rappresentato nella vita cittadina a partire dall’Alto Medioevo fino al primo ‘800. Dal medioevo al barocco troviamo costantemente documentazioni riguardanti l’uso di strumenti a fiato in cerimonie, intrattenimenti, concerti. Le prime tracce di questa pratica risalgono gia’ al 1200. Da allora queste esecuzioni si tramandarono ininterrottamente fino all’epoca classica dove i sonatori di trombe e di strumenti ad ancia partecipavano ai vari appuntamenti del cerimoniale municipale.
La tradizione dell’ensemble di trombe e timpani divenne simbolo della grandezza e potenza dei regnanti e delle comunità cittadine. Il complesso veniva impegnato ogni momento della giornata, dalle solennità religiose ad ogni occasione pubblica, dai tornei e giostre popolari dove ricoprivano un ruolo determinante. Già nel XV sec. i trombetti a corte ottennero regolari e costituiti privilegi ed i sovrani nel Rinascimento garantirono un stato sociale al pari di un ambasciatore. Il loro numero variava: 10, 12, 18, fino alcune reggie dove ne venivano stipendiati 24.
Comunque scarsi sono gli esempi di musica destinata a questa specifica formazione. Le prime fonti manoscritte risalgono alla fine del XVI sec. avendo la tradizione orale per secoli sostituito la grafia.
Con il XVII sec. la tromba si ritagliò progressivamente un ruolo musicale a corte, prima affiancandolo, poi allontanandosi dal servizio per le funzioni cerimoniali. L’ampliamento della gamma acustica e il miglioramento qualitativo, dovuto anche all’utilizzo di nuove leghe metalliche, il contatto diretto con i musici a corte, dette l’impulso per inserire tale strumento – che appariva limitato per l’uso dei soli suoni armonici – nella musica delle chiese e nell’intrattenimento dei regnanti.
La prima testimonianza di questa nuova era viene da Girolamo Fantini, trombetta maggiore del Granduca Ferdinando II a Firenze. Con il suo Metodo del 1638 egli si dedicò quasi per intero a composizioni per tromba e basso continuo introducendo il suo strumento nel mondo della musica “colta”.
TIBICINES, studiando alcune specifiche fonti della prassi rinascimentale di tali strumenti, ha cosi riesaminato il materiale musicale dell’epoca proponendo sempre un risultato sonoro destinato ad avvicinarci per quanto possibile a quel mondo. Unico nel riproporre quei suoni che accompagnarono la vita quotidiana per piu’ di quattro secoli, e’ composto da strumentisti che utilizzano copie di strumenti dell’epoca per una piu’ fedele esecuzione e da musicologi che collaborano per una corretta rielaborazione delle musiche.
TIBICINES ha dato risposta al famoso e documentato connubio tra “pifferi” e “trombetti”, dopo un lungo lavoro di analisi e di ricostruzione cagionando al gruppo l’unicità nel suo genere. Il primo esito sonoro è stato registrato in un disco nel 1992 dedicato alle musiche di Girolamo Fantini.
«Heroic Art of Trumpets and Timpani» è prima nel suo genere.
Unico è il complesso di trombe che esegue con strumenti autentici agli originali e pochissimi sono gli specialisti che li utilizzano.
Le trombe dal Rinascimento all’epoca classica funzionavano sul sistema dei suoni naturali con la sola produzione degli armonici. L’ausilio dei fori (3 nel sistema tedesco, 4 in quello inglese) fu inventato negli anni ’60 in Germania perché appariva impossibile eseguire musiche dell’epoca con tali strumenti.
Una decina sono le registrazioni di musica barocca con la partecipazione di trombe originali, senza l’ausilio di equipaggiamenti e artifici moderni.
Gli esecutori che partecipano sono professionisti regolarmente impegnati con le più importanti orchestre barocche europee (Petite Bande, Orchestra of the Eighteenth Century, Les Art Florissant, La Grande Ecurie, Concert Spirituel, ecc..).
NOTE 2
Dal medioevo al barocco troviamo costantemente documentazioni riguardanti l’uso di strumenti a fiato in cerimonie, intrattenimenti, concerti. Le prime tracce di questa pratica risalgono gia’ al 1200. Tuttavia è il secolo XV a segnare una svolta nella storia degli ensemble di strumenti a fiato, con l’affermarsi della formazione “alta”. L’ampliamento della gamma acustica e il miglioramento qualitativo – dovuto anche all’utilizzo di nuove leghe metalliche – fecero si’ che il complesso di ance e ottoni si sviluppasse con successo in tutta Europa, rispondendo a quelle esigenze di omogeneita’ sonora e di perfetta fusione timbrica tipiche della nuova epoca rinascimentale. Molteplici erano i compiti di questi gruppi: li sappiamo impegnati nelle occasioni cerimoniali e celebrative piu’ importanti, nelle funzioni religiose solenni, nella danza, negli intrattenimenti. E’ tuttavia difficile tracciarne una vera e propria storia musicale: le fonti scritte del repertorio risultano quasi inesistenti. Unico conforto per gli studiosi sono le raffigurazioni pittoriche e altre testimonianze indirette, almeno fino alla fine del Cinquecento. La mancanza di esempi destinati a questa specifica formazione – musica che veniva tramandata oralmente – ha indotto ad un lungo lavoro di analisi e di ricostruzione.
TIBICINES unico nel riproporre quei suoni che accompagnarono la vita quotidiana per piu’ di quattro secoli, e’ composto da strumentisti che utilizzano copie di strumenti dell’epoca per una piu’ fedele esecuzione e da musicologi che collaborano per una corretta rielaborazione delle musiche. Cosi’ si e’ giunti finalmente ad una risposta al famoso e documentato connubio tra “pifferi” e “trombetti”, cagionando al gruppo l’unicita’ nel suo genere.
Il primo esito sonoro è stato registrato nel 1992 in un CD dedicato alle musiche di Girolamo Fantini (1600-1675). Successivamente porta alla luce questo inesplorato repertorio delle compagini civiche e cittadine con l’uscita del SACD «Battalia!». Ultimo lavoro discografico è «Heroic Art of Trumpet and Timpani», spettacolare nel proporre l’arte dei trombetti nel XVII sec. ed essenziale per la conoscenza della tromba naturale.
NOTE 3
TIBICINES studia le specifiche fonti della prassi rinascimentale e barocca di tali strumenti, e riesamina il materiale musicale dell’epoca proponendo sempre un risultato sonoro destinato ad avvicinarci per quanto possibile a quel mondo. Dopo un lungo lavoro di analisi e di ricostruzione del materiale, ha dato risposta al famoso e documentato connubio tra “pifferi” e “trombetti”, cagionando al gruppo l’unicità nel suo genere. Il primo esito sonoro è stato registrato nel 1992 in un CD dedicato alle musiche di Girolamo Fantini. Sucessivamente porta alla luce questo inesplorato repertorio delle compagini civiche e cittadine con l’uscita del SACD «Battalia».
TIBICINES con «Heroic Art of Trumpets and Timpani» propone nuovamente un prima registrazione storica ed ineguagliabile nel suo genere. Qui vengono utilizzate copie di Michael Nagel (1656 e 1657), Hanns Heinlein (1632), Michael Heinlein (1628), Isaac Ehe (1616), Johann Leonhard Ehe II (1690), costruite da Reiner Egger, Graham Nicholson, Edwald Mainl, e timpani originali del XVII/XVIII sec. di anononimo ceco (collezione Philip Tarr).
TIBICINES étudie les sources spécifiques de la pratique de ces instruments à la Renaissance et à l’époque baroque et examine le matériel musical de l’époque, proposant toujours un résultat sonore destiné à nous rapprocher autant que possible de ce monde. Après un long travail d’analyse et de reconstruction du matériel, il a répondu à l’union bien connue et documentée entre “pifferi” et “trombetti”, offrant au groupe son unicité en son genre. Le premier aboutissement sonore a été enregistré en 1992 dans un CD consacré aux musiques de Girolamo Fantini. Le répertoire inexploré des ensembles citadins est ensuite mis en lumière avec la sortie du SACD «Battalia».
TIBICINES con «Heroic Art of Trumpets and Timpani» propose à nouveau un premier enregistrement historique inégalable en son genre. Des copies de Michael Nagel (1656 e 1657), Hanns Heinlein (1632), Michael Heinlein (1628), Isaac Ehe (1616) et Johann Leonhard Ehe II (1690), construites par Reiner Egger, Graham Nicholson et Edwald Mainl sont utilisées, ainsi que des timbales d’origine tchèque (anonymes) du XVII/XVIIIème siècle (collection de Philip Tarr).
Von Mittelalter bis zur Barockzeit gibt es zahlreiche Dokumentationen des Gebrauchs von Blasinstrumenten zu feierlichen Anlässen, Festen und in Konzerten. Die ersten Spuren dieser Praxis führen sogar bis um 1200 zurück. Wir wissen, daß noch bis zur Klassik Trompeten und Doppelrohrblattinstrumente an den städtischen Zerimonien gespielt wurden.
Allerdings ist kaum aufgezeichnete Musik für diese Art von Ensemble erhalten. Die mündliche Tradition hat über Jahrhunderte die schriftliche überwogen, was für die heutige Aufführung dieser Musik viele Fragen aufwirf.
Antworten darauf hat unsere Gruppe gefunden, die die historischen Quellen, welche den berühmten Zusammenschluß von Pifferi und Trombetti betreffen, erneut untersucht hat:
TIBICINES ist einzig im Umsetzen der Klänge, welche das tägliche Leben während mehr als vir Jahrhunderten begleitete.
Das Ensemble besteht aus Musikern, welche ausschließlich auf Kopien von Originalinstrumenten spielt und Musikwissenschaftlern, welche um eine historiche Auffürungspraxis bemhüt sind.
Es el siglo XV un momento señalado en la historia de los ensambles de instrumentos de viento, con la afirmación de la formación “alta”. La ampliación de la gama acústica y la mejora cualitativa debida a la utilización de nuevas aleaciones metálicas, permitieron el desarrollo de los instrumentos de metal en toda Europa, respondiendo a la exigencia de homogeneidad sonora y perfecta fusión tímbrica, representativa de la nueva época renacentista.
Estos grupos de viento acompañaban todas las ceremonias y celebraciones mas importantes tanto en funciones religiosas como en civiles y lúdicas.
Hoy en día es todavía difícil trazar una verdadera y propia reconstrucción musical de este repertorio puesto que las fuentes escritas resultan casi inexistentes, llegàndonos la única información cierta a través de las figuraciones pictóricas y otros testimonios indirectos, al menos hasta el final del Cinquecento. Esta escasez de ejemplos ha motivado un largo trabajo de análisis y de reconstrucción de las piezas que componen el repertorio de este conjunto.
TIBICINES es un grupo único en su genero que nos devuelve los sonidos que acompañaron la vida cotidiana de los habitantes de Europa durante mas de cuatro siglos. Compuesto por trompetistas que utilizando copias de los instrumentos de la época y recuperando la técnica de corrección labial de la trompeta natural, consiguen reproducir fielmente las músicas para metales de los siglos XV al XVIII. En su formación actual lo componen trompetistas de toda Europa, aunando en un mismo conjunto la tradición de las diferentes escuelas del viejo continente. Su director artístico y musical es Igino Conforzi.